Siamo lieti di annunciare che l’Istituto Professionale ENGIM Turazza di Treviso è il vincitore del premio “La scuola più solidale” 2024, promosso dalla Fondazione AIFR – ETS e dai partner di A Scuola di Generosità. Il riconoscimento è stato assegnato per il progetto “Casa di cura”, un’iniziativa che ha saputo coniugare apprendimento, solidarietà e umanità in modo straordinario. La Fondazione, insieme allo sponsor dell’iniziativa, ha premiato la scuola vincitrice con un contributo di 1.000€, a sostegno dell’impegno educativo e sociale dimostrato.
Un progetto che unisce formazione e cuore
Il progetto “Casa di cura” è stato realizzato il 2 dicembre 2024, alla vigilia della giornata mondiale del dono, presso la Residenza Sara Zalivani – ISRAA. Le classi 2A e 2B del corso di acconciatura, guidate dai docenti, hanno trasformato la casa di riposo in un vero e proprio centro estetico per le ospiti anziane, offrendo manicure, acconciature e, soprattutto, momenti di affetto e ascolto. L’obiettivo dell’iniziativa è stato duplice: da una parte, sensibilizzare gli studenti verso un percorso professionale etico e solidale, dimostrando che prendersi cura di qualcuno non significa solo migliorare il suo aspetto fisico, ma anche supportarne il benessere emotivo; dall’altra, favorire un incontro intergenerazionale che ha permesso agli ospiti e agli studenti di instaurare un dialogo e riscoprire valori umani profondi.
“L’esperienza in casa di cura nasce da una tradizione della nostra scuola, da sempre impegnata per il sociale,” racconta il responsabile di sede Gianluigi Bettiol “Da anni collaboriamo con varie istituzioni ed enti della zona. Pensiamo che sia importante educare i ragazzi alla cultura del dono e della solidarietà verso il prossimo.” Le docenti hanno inoltre sottolineato come questa esperienza abbia rafforzato il senso di responsabilità dei ragazzi, insegnando loro a mettersi nei panni degli altri e a riconoscere il valore della gentilezza e dell’ascolto. “Il bagaglio di autostima che si portano a casa serve a tutti, ma agli adolescenti in particolare, per affrontare le sfide della crescita. Viene proprio da loro la spinta verso l’esterno, nella gioia di mettersi alla prova, di regalare qualcosa che sanno fare.” aggiungono le docenti Maria Bacchion e Mariangela Milia.
Le emozioni degli studenti
Gli studenti ci raccontano di aver vissuto quest’esperienza con entusiasmo e grande sensibilità. Tra le loro riflessioni emerge una profonda consapevolezza del valore della solidarietà e della cura verso gli altri:
“Questa esperienza mi è piaciuta tantissimo, mi ha fatto molto piacere passare delle mattinate con gli anziani. È stato bellissimo vederli felici di sentirsi curate e apprezzate,” racconta una studentessa. Un’altra aggiunge: “Mi sono sentita utile e ho capito quanto sia importante prendersi cura delle persone più fragili. Questa esperienza mi ha insegnato quanto la gentilezza e l’ascolto siano fondamentali per creare legami con gli altri.” Alcuni studenti hanno sottolineato l’importanza di piccoli gesti capaci di portare grandi cambiamenti: “Vederli sorridere e sentirli esprimere gratitudine mi ha fatto capire quanto sia importante dedicare tempo agli altri, soprattutto a chi spesso si sente invisibile.”
Le parole degli studenti riflettono l’impatto positivo e trasformativo che il progetto “Casa di cura” ha avuto sia su di loro che sulle ospiti della residenza, dimostrando come la solidarietà possa essere parte integrante di un percorso educativo.
Un esempio per il futuro
Il progetto “Casa di cura” rappresenta un modello virtuoso di service learning, capace di unire l’apprendimento tecnico e professionale con l’impegno civico e sociale. Con questo premio, Fondazione AIFR – ETS celebra non solo il valore di questa iniziativa, ma anche l’importanza di ispirare le nuove generazioni a usare le proprie competenze per il bene della comunità.