Fondazione Donor Italia in collaborazione con Finer Finance Explorer ha realizzato la seconda edizione dell’indagine “L’esperienza filantropica dei wealthy people in Italia” volta ad analizzare le attitudini filantropiche delle persone più abbienti nel Paese. La ricerca ha approfondito alcuni aspetti della prima edizione pubblicata nel 2022 da Fondazione Italia Sociale coinvolgendo quasi 1400 intervistati con un patrimonio finanziario tra € 500mila e € 10 milioni.

 

LE DONAZIONI RESTANO BASSE RISPETTO AL PATRIMONIO

Anche nella seconda edizione della ricerca di Fondazione Donor Italia si conferma la scarsa propensione a donare nel nostro Paese: nonostante tutti abbiano donato ad almeno una organizzazione, solo il 5% degli intervistati ha donato più di 100mila euro in beneficenza.

C’è quindi un potenziale inespresso molto evidente soprattutto se si guardano le donazioni mediane che non superano mai l’1% del patrimonio finanziario del donatore.

 

PER COSA SI DONA

I settori più sostenuti si confermano come nel 2022:

  1. le emergenze sanitarie e umanitarie (47%)
  2. la ricerca medica scientifica (44%)
  3. l’assistenza sociale e la lotta alla povertà (40%)

Sono in aumento le donazioni a favore di organizzazioni che si occupano di cooperazione internazionale, assistenza e cura sanitaria, anziani e ambiente. In ultima posizione, invece, il settore cultura e sport (7%).

 

UN CONFONTO CON L’ESTERO

In Italia si dona 10 miliardi di euro l’anno, lo 0,2% dei 5 mila miliardi di euro della ricchezza finanziaria complessiva.

Le donazioni degli americani, che sono circa 6 volte più numerosi, superano quelle degli italiani di ben 48 volte. Proporzioni simili si hanno anche rispetto a inglesi, tedeschi e francesi.

 

IL RUOLO DEI CONSULENTI

Aumenta il numero di chi si rivolge ad esperti soprattutto per la pianificazione successoria e la scrittura del testamento (con un aumento del 41% rispetto all’anno precedente), ma è ancora poco sviluppata la richiesta di aiuto a consulenti filantropici che possano accompagnare i donatori nelle loro decisioni.

Decidere quali buone cause sostenere e in che modo è complesso per molti motivi, non ultimo l’enorme numero di organizzazioni meritevoli che cercano donazioni. I consulenti filantropici possono sostenere i donatori nell’individuazione delle organizzazioni a cui destinare le elargizioni sulla base dei loro interessi e bisogni individuali, oltre alla rilevanza effettiva ed efficacia delle cause.

 

GLI STRUMENTI DELLA FILANTROPIA

Largamente diffusi all’estero, gli strumenti filantropici sono invece per lo più sconosciuti e inutilizzati in Italia.

  1. Trust: il più noto tra i grandi donatori italiani (il 36% non lo conosce, ma il 16% degli intervistati lo utilizza)
  2. Fondazioni di famiglia: più note fra gli individui con patrimoni tra 500 mila e 1 milione di euro, sono utilizzate soprattutto dagli imprenditori (10%). Il 68% non lo conosce.
  3. Donor Advised Fund (DAF): nessuno tra gli intervistati con patrimonio sotto il milione di euro li conosce. Tra gli imprenditori il 10% ha però dichiarato di essere interessato ad usarlo in futuro.

Quali sono le opportunità che i professionisti del wealth management devono cogliere per contribuire al futuro sviluppo del Settore in Italia?

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